Questo è il primo articolo ufficiale che scrivo sul mio nuovo blog. Ho scelto di inaugurare questo spazio con un tema di attualità perché tutti stiamo vivendo un anno inaspettato, denso di preoccupazione e di incertezza per il futuro.
Abbiamo passato diversi stati, da gennaio ad ora.
A inizio anno, la sensazione di un virus lontano, un problema non nostro.
A febbraio è arrivato a pochi passi da noi, ma rimaneva l’illusione di poter tornare alla normalità in breve tempo.
A marzo abbiamo sperimentato paura, sensazione di impotenza, profonda tristezza davanti ai numeri sempre crescenti dei decessi.
Ad aprile, attesa. Aspettiamo che passi.
A maggio, timidamente abbiamo riprendeso in mano le fila della nostra vita.
Giugno, luglio, agosto. Settembre. Ci sentiamo più al sicuro, iniziamo nuovamente a progettare il futuro.
A ottobre riprende l’incertezza, il senso di attesa.
E’ novembre e io non ci sto.
Se mi conoscete, sapete che è da maggio che non ci sto. Io non voglio aspettare. Non voglio rimandare la mia vita e i miei progetti.
Non so ancora (non lo sa nessuno…) se questa emergenza sanitaria verrà arginata da un vaccino o da cure mediche più adeguate rispetto alle attuali. Quello che è chiaro sono i fatti: purtroppo la situazione non migliorerà nel breve termine. Quello che rimandiamo oggi, viene rimandato a data da destinarsi. Giorno per giorno dobbiamo trovare la forza di andare avanti con la nostra progettualità. Non accantoniamo gli obiettivi, quello che vogliamo fare, quello che vogliamo essere.
Nella prima settimana di maggio sono rientrata nel mio studio e l’ho trasformato in un “accampamento”: gli spazi erano stretti, la mia cara Audrey è stata messa in sala d’attesa, non per arredare ma per chiudere. Tutti i miei oggetti d’arredo sono stati ritirati per mancanza di spazio e agevolare la pulizia. Non ero più a mio agio, non stavo più bene a “casa mia”.
Da lì un’idea, folle per il periodo, si è fatta strada nella mia testa: avere un posto nuovo, solo per me, più spazioso, dove tornare a sentirmi a casa, alla faccia del Covid! Volevo che rappresentasse me e quello che voglio trasmettere ai miei pazienti. Contestualmente capisco di voler cambiare anche la mia immagine: rifaccio il logo, inizio la creazione di un nuovo sito.
In un momento in cui a tutti è stato portato via tanto (hobby, affetti, relazioni, serenità, …) ho deciso di puntare su quello che niente al mondo ci può togliere: le nostre conoscenze, quello che abbiamo imparato e ciò che possiamo imparare di nuovo.
“Impariamo a mangiare”, dice il mio logo. Impara qualcosa e fallo tuo per sempre. Così come la scuola si può fare a distanza, le mie consulenze nutrizionali sono possibili anche in questa modalità (per la durata della fase acuta dell’emergenza). Ricordatevi infatti che io non metto a vostra disposizione la mia bilancia, ma le mie conoscenze, e quelle passano tranquillamente anche attraverso WhatsApp.
Io non mi fermo. Non rimando i miei progetti. Piuttosto mi reinvento, capisco cosa mi sta stretto, cosa non va bene in questa situazione. E mi miglioro, sempre.
E adesso passo la palla a voi: volete fermarvi? Volete rimandare i vostri progetti al post-Covid? Io spero di no, perchè vi aspetto nel mio studio nuovo. Potete vederlo in presenza o dallo schermo del mio smartphone, in ogni caso io ci sarò, per supportarvi fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Lascio il link alla pagina contatti, scrivetemi e vi risponderò direttamente io. Vi aspetto!!
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